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ragazza in un angolo

Non chiamarlo solo “mal di testa”!

Esistono più di 200 forme di cefalea e ciascuna ha le sue caratteristiche specifiche e distintive. Per fare un esempio, mentre l’emicrania è caratterizzata da un intenso dolore che colpisce solo una parte del capo, spesso pulsante, la cefalea di tipo tensivo è caratterizzata da un dolore continuo – localizzato di solito in entrambi i lati del cranio – che dà un senso di costrizione o tensione muscolare che può partire già dalle spalle. Oggi, per entrambe queste condizioni, il trattamento d’eccellenza risiede nel training con Biofeedback.

Perchè non è solo un “mal di testa”? 

Il mal di testa non è altro che un sintomo che spesso accompagna un più generale stato di malessere, debolezza, stanchezza, macanza di concentrazione, mancanza di interessi o sensazione di sconforto: una condizione sicuramente penosa per chi la prova, soprattutto perchè limita le relazioni e le attività sociali e lavorative. In più, questa condizione spesso non viene compresa dall’esterno e viene sottovalutata da parenti, amici e conoscenti che pensano, appunto, sia “solo un mal di testa”. I “mal di testa” si presentano con intensità e frequenza variabile e molto dipende anche dallo stato di tensione emotiva, stress e ansia – elementi su cui il training di Biofeedback interviene in modo risolutivo.

Il caso della cefalea continua – giorno e notte, tutti i giorni

Questa condizione – clinicamente definita cronica – è la conseguenza di un mancato intervento curativo efficace negli anni precedenti, anni in cui il disturbo si è presentato come episodico. Il caso della cefalea cronica è uno di quelli per i quali è meglio intervenire senta temporeggiare ulteriormente, soprattutto visto l’alto grado di inabilità che provoca. Regredire dalla condizione cronica è infatti possibile, a condizione che invece di intervenire sui sintomi si agisca una volta per tutte sulle cause psicofisiologiche e comportamentali che hanno determinato lo sviluppo della malattia e che continuano ad alimentarla. Se non si agisce sulle cause reali, infatti, il disturbo continuerà ad auto-consolidarsi. L’unico trattamento che riesce ad aggredire il problema oggi è il Biofeedback.

Efficacia dimostrata

Secondo gli studi condotti fino ad ora il trattamento della cefalea tensiva più efficace si fa con il Biofeedback, strumento che purtroppo in realtà è poco noto. Con una percentuale di successo pari all’ 80-90%, ha ottenuto Livello di Raccomandazione “A”, il più alto, da parte della European Academy of Neurology, l’associazione di neurologi più importante in Europa per il trattamento della Cefalea di Tipo Tensivo.

Il Biofeedback è un trattamento non-farmacologico e indolore che prevede l’applicazione di sensori sul corpo e sfrutta meccanismi psico-biologici naturali. Totalmente privo di effetti collaterali, è raccomandato anche per il trattamento di bambini e adolescenti. Oltre che risolutivo (toglie le cause, non i sintomi del mal di testa) è breve: con un solo ciclo di 8-10 sedute, è il trattamento più economico – se pensiamo al lungo periodo.

Vista la grande varietà di tipologie di cefalea, nel caso in cui il mal di testa si presenti all’improvviso o con attacchi sempre più intensi e frequenti è raccomandata la visita presso un centro cefalee per una diagnosi precisa. E’ infatti prassi consolidata che prima di iniziare il trattamento psico-fisiologico con Biofeedback, si sia fatta una chiara diagnosi neurologica.

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